Disortografia

Disortografia
La disortografia è un disturbo specifico della scrittura che non rispetta regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto non imputabile alla mancanza di esperienza o a deficit motori o sensoriali. Alla disortografia si affianca spesso la Disgrafia che è un disturbo del ritmo neuromotorio della scrittura (nulla a che fare con la calligrafia) non sempre dipendente da altri disturbi specifici dell’apprendimento. I sintomi della disortografia possono essere omissioni di grafemi o parti di parola (es. pote per ponte o camica per camicia), sostituzioni di grafemi (es. vaccia per faccia; parde per parte), inversioni di grafemi (es. il per li; spicologia per psicologia).
Musicoterapia e Disturbi Specifici di Apprendimento
Ciò che caratterizza il bambino con disturbo specifico di apprendimento è la presenza di un impaccio considerevole nello svolgimento di tutte quelle attività che richiedono un’integrazione di più competenze di base; è proprio l’intreccio di capacità diverse che mette a dura prova il soggetto nel suo processo di apprendimento scolastico.
Queste difficoltà riguardano infatti il difficile uso delle seguenti competenze:
– Coordinazione oculo – manuale
– Integrazione visivo – uditiva
– Integrazione percettivo – motoria
– Integrazione spazio – temporale
– Memorizzazione visivo – uditiva
– Memorizzazione visiva sequenziale
– Memorizzazione uditiva sequenziale
– Competenze meta – fonologiche
– Simbolizzazione grafica sequenziale
– Decodifica visiva sequenziale
In particolare, la Disortografia compromette le seguenti abilità di base:
– Difficoltà di linguaggio
– Scarse capacità di percezione e discriminazione visiva e uditiva
– Organizzazione e integrazione spazio-temporale non ancora acquisita
– Processo lento nella simbolizzazione grafica.
– Dominanza laterale non adeguatamente acquisita
La musicoterapia, attraverso l’utilizzo dello strumentario, consente di strutturare esercizi-gioco che favoriscano l’acquisizione e il consolidamento di queste competenze, il tutto in uno contesto piacevole e divertente per il ragazzo. Inoltre, lo strumentario si presta ad essere utilizzato come canale di sfogo di tensioni accumulate a scuola, in famiglia, nel gruppo dei pari. I disturbi specifici dell’apprendimento infatti, portano con se in molti casi, un “corredo” doloroso per il ragazzo, composto dalla frustrazione per le attese deluse dei propri genitori, gli scherzi dei compagni e la consapevolezza di avere “qualcosa che non va”. L’aspetto emotivo del ragazzo pertanto sarà da considerarsi una priorità all’interno del trattamento musicoterapico.
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